Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2019

Day 1: Lukla - Phakding

Dopo aver atteso inutilmente per 9 ore che l'aereoporto di Lukla aprisse, alle 16 esausti ci siamo diretti all'hotel prenotato da L.B. ho dovuto dividere la stanza con una ragazza russa perché altrimenti non aveva dove dormire. Mi sono lavata di dosso il sudore e la frustrazione della giornata e mi sono sdraiata a letto, o per meglio dire su un asse di legno, e ho atteso l'ora della cena. Per riempire lo stomaco ho deciso di buttarmi su degli involtini tibetani chiamati momo, ripieni di verdura. La sala da pranzo era molto spartana e umile. Accanto a me si sono seduti due ragazzi francesi e di fronte a me la tipa russa e un uomo di Hong Kong che sembrava uscito da un fumetto. Abbiamo cenato al ritmo di battute e risate e verso la fine della serata ho legato con i due ragazzi francesi che erano molto simpatici. Loro non parlavano molto inglese quindi era tutto più semplice se io parlavo francese. Alle 9 siamo filati tutti a letto dandoci appuntamento per l'indomani all...
Alle 2.30 suona il telefono della stanza per fare in modo che io mi svegli. Mi cambio, chiudo lo zaino e scendo all bancone dell'accettazione. Consegno le chiavi, saluto il guardiano di notte ed esco in strada. Non mi sembra di essere a Kathmandu: tutto tace, non c'e traffico. Per forza... è piena notte! Saluto L.B. con un grande abbraccio e ci aggiorniamo rapidamente su come abbiamo vissuto le nostre vite nell'ultimo anno. Il nostro trasporto nel frattempo arriva e saltiamo sul camioncino. È in perfetto orario, se non addirittura in anticipo. Ha dell'incredibile. Provo ad assopirmi con il movimento dolce delle ruote sull'asfalto ma il mio cervello è sveglio e pensa. Mi godo il buio, la strada deserta e mi sento gia un po' nel mood del trekking. Verso le 5 del mattino il cielo si rischiara e la mia testa esausta si lascia andare all'indietro cercando come appoggio il finestrino. Alle 6 arriviamo all'aereoporto e in quel momento ero ancora elettrizzata e...

Bloccata a terra per infinite ore

Immagine
Immagine

Il trekking si avvicina velocemente

Sono sbarcata giovedì a Kathmandu frastornata per il caldo, il fuso orario e per l'inquinamento. I primi giorni mi sono sentita un po' sottotono e con poca energia. Ho camminato per le strade di Kathmandu con gioia ma con ancora addosso il fardello europeo. Non è facile scrollarsi di dosso in pochi minuti lo stress e la fretta occidentale. Sono passati solo 3 giorni ma ora sono molto più carica ed energetica. I bambini dolci dell'orfanotrofio Maitreya Foundation mi hanno regalato emozioni e come sempre mi hanno portata in alto, in un'altra dimensione. Oggi li ho parzialmente salutati promettendogli di tornare da loro dopo il trekking. La loro manina che saluta sfiora ancora il mio cuore. Ho tanto desiderio di andare tra le montagne e camminare sui mistici sentieri nepalesi, sapendo di tornare da queste splendide creaturine e raccontargli la bellezza dei posti che non hanno visto mai. Oggi pomeriggio sono rientrata a Thamel, mi sono fatta finalmente una doccia e sono u...

Loro sanno come farmi emozionare

I bambini mi abbracciano, mi sorridono, mi stringono, mi guardano con gli occhi dolci, mi salutano. Credo che il mio sia un bisogno primordiale di amore. E ognuno probabilmente lo cerca a modo suo. Io devo prendere un volo che mi porta in Asia per potermi sentire appagata. Strano, no? L'affetto dei bambini mi avvolge ogni giorno, non mi manca di certo visto il lavoro che svolgo, eppure è diverso. Ogni uomo per stare bene deve sentirsi utile, e magari questo è il mio modo per sentirmi utile. Il legame inscindibile con questi bambini meravigliosi è iniziato nel 2014, quando casualmente con la mia amica Stefi sono finita in un orfanotrofio a portare dei vestiti. Nulla di più e nulla di meno. Siamo entrate con l'idea di portare dei vestiti a chi ne aveva bisogno, con l'idea di vedere una cultura diversa, di salutare e di andarcene. Ma io da lì non sono mai più andata via. I bimbi avevano bisogno di vestiti, di coperte, di generi di prima necessità. Io sono tornata lì dopo 1 me...

I tesorini!

Mi alzo e scendo in giardino a fare colazione. Le scrumble eggs risvegliano in me i sapori di Asia e sud America. In nessun altro posto la mia colazione è a base di uova pasticciate. I rumori di Kathmandu riempiono le mie orecchie sin dall'alba. Che bello essere di nuovo qui. Un anno fa mi sembrava un miracolo essere tornata per Pasqua, ora mi sembra quasi una meravigliosa abitudine. Alle 10.30 mi trovo in aeroporto ansiosa di riabbracciare i miei bagagli. Chiedo all'information desk quando atterra il mio volo e mi rispondono di pazientare un attimino. Vorrei capire quanto sia lungo il loro attimino visto che lo schermo dice: atterraggio alle ore 12.30. Ci vuole tanta pazienza, un libro nella mano e un'aria di vacanza. Questo sarà il mio miglior modo di sopravvivere. Aspetto quindi 2 ore e poi un'altra ora all'uscita prima che Puja, Dinesh e Dipa arrivino a prendermi con una corona di fiori di benvenuto. Sono felice di vederli! Ci mettiamo subito in strada e corri...

Orfanotrofio

Immagine

A fare colazione in giardino

Immagine

Il mio Arrivo a Kathmandu

Il primo volo da Milano ad Istanbul fila liscio e dura solamente 2 ore e mezzo, solo che partiamo con mezz'ora di ritardo e quindi atterriamo alle 22.50. Alle 23:45 ho la coincidenza per Kathmandu e un'ora basterebbe se non fosse che il nostro aereo impiega 35 minuti per parcheggiare. Quando metto il piede sulla passerella di Istanbul sono le 23:35 e non mi rimane altro che tenere stretti i miei oggetti personali e CORRERE! La coppia italiana che arriva al gate prima di me fa una domanda sui nostri bagagli e ingenuamente le viene risposto di non preoccuparsi. Tra me e me mi rispondo che domani a Kathmandu di certo non li troverò ad aspettarmi. E così purtroppo è stato. Io ho volato verso l'Asia, mentre i miei bagagli sono rimasti in "Europa". Svolgo le formalità per ottenere il visto nepalese di 30 giorni e mi dirigo all'uscita. La coppia milanese mi saluta e mi presenta il figlio dopodiché salto su un taxi e vado in centro. Le strade le ritrovo caotiche e se...

Giovedi di emozioni

Immagine

Che ambientino...

Il mio obiettivo è di passare inosservata, di godermi la magica pazzia dell'aeroporto da sola scorrazzando qua e là. Essere in giro in solitaria con un bagaglio pantagruelico non aiuta a vivere nell'anonimato. Osservo una coppia di pensionati che è in piedi davanti a me nella fila del check-in. La signora è molto attenta, non lascia nulla al caso e sa tutto. Arrivano alla consegna dei bagagli prima di me ed io dal cartellino avevo già notato che andavano a Kathmandu. Una volta arrivato il mio turno lascio i miei sacchi e mi dirigo verso la dogana ed il gate. Una volta superato il controllo degli effetti personali mi si affianca la signora e mi dice: "ho sentito che vai anche tu a Kathmandu!". Mi sciorina la storia di suo figlio che vive in Nepal da 15 anni in soli 4 minuti e poi vuole sapere io perche ci vado... Che personaggio la signora Patrizia! Aveva decisamente il desiderio di parlare... tutto il contrario di me... hehe!Mi allontano da loro per mangiare qualcosa...

Eccomi arrivata in Aeroporto con un bagaglio a misura di Yeti

Immagine

Go back to the place where your heart is still beating

Lo scorso mercoledi squilla il mio telefono e appare un numero a me sconosciuto. Rispondo alla chiamata e sento una voce femminile che mi saluta allegramente. Manuela chi? Manuela di Arosio... cioè? Ahhhh ora ci sono! È la padrona di Lhamu...la cagnolina nepalese. Manuela mi invita a cena da loro lunedì 8 aprile per festeggiare il primo anno di Lhamu in Ticino. Questa bellissima cagnolina nera e bianca è nata in Nepal, è stata salvata da Mike per le strade di Kathmandu e portata in Svizzera da me lo scorso anno in aprile. Se festeggiamo un anno significa che esattamente un anno fa io volavo su Milano Malpensa con una dolcissima ma spaventata cagnolina, che non sapeva cosa aspettarsi dopo un interminabile viaggio in aereo che ci ha viste protagoniste di un lungo stop over a Doha a causa di un guasto aereo. Lhamu, una volta arrivata a Malpensa, è stata presa in custodia dai suoi nuovi padroni. Si è subito ambientata bene nei boschi di Arosio, anche se la sfortuna l'ha colpita causan...

Lhamu compie 1 anno

Immagine