I tesorini!

Mi alzo e scendo in giardino a fare colazione. Le scrumble eggs risvegliano in me i sapori di Asia e sud America. In nessun altro posto la mia colazione è a base di uova pasticciate. I rumori di Kathmandu riempiono le mie orecchie sin dall'alba. Che bello essere di nuovo qui. Un anno fa mi sembrava un miracolo essere tornata per Pasqua, ora mi sembra quasi una meravigliosa abitudine.
Alle 10.30 mi trovo in aeroporto ansiosa di riabbracciare i miei bagagli. Chiedo all'information desk quando atterra il mio volo e mi rispondono di pazientare un attimino. Vorrei capire quanto sia lungo il loro attimino visto che lo schermo dice: atterraggio alle ore 12.30. Ci vuole tanta pazienza, un libro nella mano e un'aria di vacanza. Questo sarà il mio miglior modo di sopravvivere. Aspetto quindi 2 ore e poi un'altra ora all'uscita prima che Puja, Dinesh e Dipa arrivino a prendermi con una corona di fiori di benvenuto. Sono felice di vederli! Ci mettiamo subito in strada e corriamo verso il quartiere di Godamchour, dove si trova l'orfanotrofio. Lungo il tragitto ci fermiamo a casa di Dinesh e Dipa, i loro genitori si presentano e mi offrono un "lassi". La loro casa si trova in un quartiere residenziale ed è molto bella come pure moderna. Ma non ci fermiamo molto, continuiamo verso la meta, sono ansiosa di riabbracciare i pupini. Lasciamo la città e ci inoltriamo nei campi. Le colline verdi scacciano un po dello smog della capitale. Da lontano vedo uno stabile in mattoni con delle strisce di intonaco gialle, ci siamo... Il cuore batte più forte. Quando ci stiamo per fermare vedo i bimbetti correre intorno al perimetro dello stabile e salutare con la manina. È bello ritornare a casa. È bello riabbracciare queste dolci creaturine. Mi prendono per mano, mi fanno sedere su una sedia e cominciano a cantare con cuore e anima. Li adoro e li abbraccerei tutti in un colpo solo. Tutti e 100. 

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