Il trekking si avvicina velocemente

Sono sbarcata giovedì a Kathmandu frastornata per il caldo, il fuso orario e per l'inquinamento. I primi giorni mi sono sentita un po' sottotono e con poca energia. Ho camminato per le strade di Kathmandu con gioia ma con ancora addosso il fardello europeo. Non è facile scrollarsi di dosso in pochi minuti lo stress e la fretta occidentale. Sono passati solo 3 giorni ma ora sono molto più carica ed energetica. I bambini dolci dell'orfanotrofio Maitreya Foundation mi hanno regalato emozioni e come sempre mi hanno portata in alto, in un'altra dimensione. Oggi li ho parzialmente salutati promettendogli di tornare da loro dopo il trekking. La loro manina che saluta sfiora ancora il mio cuore. Ho tanto desiderio di andare tra le montagne e camminare sui mistici sentieri nepalesi, sapendo di tornare da queste splendide creaturine e raccontargli la bellezza dei posti che non hanno visto mai.
Oggi pomeriggio sono rientrata a Thamel, mi sono fatta finalmente una doccia e sono uscita a raccogliere gli ultimi dettagli per il mio trekking. Hari mi dice che la mia sveglia suonerà alle 2.30 di notte, alle 3 partiremo con l'auto per l'aeroporto che dista 4 ore dalla capitale. Alle 8.30 di domattina avrò il volo su Lukla. Che emozione! I più grandi e temerari trekker e alpinisti del mondo hanno messo le chiappe sul sedile che occuperò domani e seguirò i loro passi per un paio di giorni. Ha dell'incredibile! Io però dopo 2 tappe devierò verso il Gokyo lake e saluterò l'Everest dal punto panoramico. La massima altitudine che raggiungerò sarà 5300 m circa. E il percorso durerà più o meno 9 giorni. Sarò di ritorno a Kathmandu il 1 maggio. Fino ad allora sarà difficile avere notizie da parte mia. Mi immergerò nella natura e farò amicizia con lo Yeti. Namaste!

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