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Visualizzazione dei post da giugno, 2018
Eccomi in partenza per Nosy Be. Il bus partirà oggi piu o meno tra le 12 e le 14 e arriverò a destinazione verso domani sera. Sul bus dovrei provare a dormire, vi faro sapere come sarà andato il primo lungo trasferimento del viaggio. Un abbraccio e a domani

Il secondo giorno ad Antananarivo

Dormire un'altra notte su questo letto duro di legno non ce la faccio, pertanto gonfio il mio materassino portatile e lo pongo sopra quella specie di inesistente materasso. Ciò mi permette di trascorrere una comoda notte senza spaccarmi la schiena. Apro gli occhi e Eugenio l'africano mi sta gia parlando. Non ama sentirsi solo e gli piace molto conversare. Io invece avrei il piacere di svegliarmi tranquilla senza fiumi di parole che aleggiano nella stanza. Mi dice che va in chiesa e mi chiede se voglio unirmi a lui. Gli spiego che non credo in Dio e che non mi interessa andare ad un incontro in cui si parla di bibbia. Ieri sera invece sarei andata volentieri al matrimonio del suo amico malgascio ma non ci siamo coordinati per incontrarci e quindi non ci siamo visti. Mi alzo pigramente, salgo in terrazza e faccio colazione. Verso le 11 esco dall'ostello e a piedi vado a cercare un negozio che mi fornisca una Sim Card del posto. Ciò mi permetterà di fare chiamate locali senza...
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La stazione ferroviaria Lemurini a gogo! Pranzo delizioso a base di pesce

Un giorno in capitale e già mi sembra una vita

In questo momento sono seduta nella mia stanza con la calzamaglia termica, una canottiera di lana, una maglia a manica lunga, un pullover e una giacca in piume. Questo per spiegarvi quanto freddo faccia di notte, mentre di giorno le temperative possono raggiungere i 24 gradi. La mia giornata di oggi è stata molto bella ed interessante. Mi sono avvicinata un pochino alla cultura di questo paese e sulla mia pelle ho dovuto vivere le emozioni che sono scaturite da ogni immagine, gesto, sguardo, rumore, ... Mi sono alzata con comodo alle 8 e sono salita in terrazza a fare la colazione. Il balcone regala una bella vista sulla parte alta della città con il castello della regina ai tempi della sovranità e sulla pianura sottostante. Nella casa accanto all'ostello giocano gioiosamente dei bimbi di una scuola; è molto bello osservarli nei loro gesti dolci e sinceri, dettati da una spontaneità divina. Una signorina si avvicina al mio tavolo e mi appoggia un vassoio con del tè, un succo fresc...

A spasso per la capitale

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Il castello della regina La vista dal mio hotel
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Il localino del mio pranzo Ill mercato

L'impatto

Il secondo volo è durato 5 ore. Il sedile non era reclinabile e non era dotato di schermo. Le signorine a bordo sembravano abbastanza scocciate. Ed io ho deciso di trascorrere il tempo cercando di dormire ed evitando di dare retta al signore grezzo seduto accanto a me. Una volta vicini a destinazione guardo fuori dall'oblò e seguo le linee del profilo terreno malgascio. La terra pare arida, brulla e deserta. Vedo la costa e l'entroterra. Poi mi tocca compilare il foglio di sbarco e la mia attenzione si sposta altrove. L'aeroporto è poccolino, con un solo tapis roulant per le valigie ed un ambiente rilassato. Sin da subito balza all'occhio che qui la gente di certo non si stressa, cosa che vale per l'intero continente africano. Le valigie arrivano subito, in dogana non c'è nessuno, perciò in poco più di mezz'ora mi trovo già sul piazzale esterno dello stabile con il mio autista intento a caricare le mie valigie sull'auto. Fa molto caldo e il sole brilla...

Arrivata ad Antananarivo

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Passaporto in mano, zainetto sulle spalle, bottiglia di acqua ed eccomi a fare una delle cose che più amo nella vita: correre all'aeroporto. Imbarco senza problemi le mie 3 valigie e passo i controlli di sicurezza. Mi dirigo verso il gate d'imbarco ed essendo un pochino in anticipo lo trovo deserto. È raro percorrere un corridoio di tapis rulant e km di linoleum senza incrociare o affiancare anima viva. Non mi è mai capitato eppure ho bivaccato parecchio negli aeroporti del mondo. Ora mi tocca attendere e ne approfitto per mangiucchiare qualcosa. Ma è possibile che in aeroporto non ci sia uno schermo che proietti la partita della Svizzera? In un'edicola sento la cronaca con interferenze continue, ma per ora mi basta. Una volta connessa alla wifi riesco a guardare una parte del secondo tempo in streaming. Pare sia stata una partita abbastanza penosa, ma perlomeno voliamo agli ottavi di finale. Mi imbarco e scopro con gioia che il mio posto è accanto al finestrino e che i po...

Il primo volo su Addis Abeba Etiopia

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Attendendo l'imbarco! Forza Svizzera... un po'pena ha fatto...

L'Africa che ho visto nel 2009... magica ed emozionante

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A bientôt

Le vacanze, per poter partire... vivere... emozionarsi...

Mi sono lasciata ingolosire dalla meta malgascia. Alla "carte" ti parlano di distese infinite di baobab, di tramonti meravigliosi, di barriere coralline indimenticabili che ti fanno sognare. Come alternativa c'è la destinazione indonesiana. Ma in Mafagascar potrei aiutare dei bambini con malformazioni alle gambe e come non lasciarsi intenerire? Laura ha visitato questo centro l'anno scorso e ha lasciato parte del suo cuore a questi bambini. I suoi racconti fanno brillare gli occhi e torcere le budella. Sento il richiamo, per poter dare una continuità al suo progetto di sostegno alle operazioni chirurgiche a favore di questi bambini. Ma come posso dividere il mio cuore e darlo un po' ai bimbi del Nepal e un po' a queste meraviglie africane? Rimanere distaccata non è il piano, come pure non lo è il soffrire il mal d'Africa. Dicono che quando ci vai non riesci piu a staccartene e torni a casa sconvolto. Io ci sono gia stata ma per un safari organizzato. La v...