Passaporto in mano, zainetto sulle spalle, bottiglia di acqua ed eccomi a fare una delle cose che più amo nella vita: correre all'aeroporto. Imbarco senza problemi le mie 3 valigie e passo i controlli di sicurezza. Mi dirigo verso il gate d'imbarco ed essendo un pochino in anticipo lo trovo deserto. È raro percorrere un corridoio di tapis rulant e km di linoleum senza incrociare o affiancare anima viva. Non mi è mai capitato eppure ho bivaccato parecchio negli aeroporti del mondo. Ora mi tocca attendere e ne approfitto per mangiucchiare qualcosa. Ma è possibile che in aeroporto non ci sia uno schermo che proietti la partita della Svizzera? In un'edicola sento la cronaca con interferenze continue, ma per ora mi basta. Una volta connessa alla wifi riesco a guardare una parte del secondo tempo in streaming. Pare sia stata una partita abbastanza penosa, ma perlomeno voliamo agli ottavi di finale. Mi imbarco e scopro con gioia che il mio posto è accanto al finestrino e che i posti accanto al mio saranno vuoti per tutto il volo fino in Etiopia. Ciò significa che potrò dormire in posizione fetale come un bebè felice senza dovermi torturare troppo il collo. Il volo dura circa 6 ore durante le quali sonnecchio, mangio e guardo un film. Fuori dal finestrino la luna piena mi osserva. Nei momenti importanti della vita lei c'è sempre ed illumina il mio cammino. È un'ottima compagna di viaggio, di avventure, di emozioni. È un'amica rotonda, gialla e splendente.
Sono le 6 del mattino e atterro ad Addis Abeba. Sulla pista ci sono molti militari in divisa con le armi pronte; attitudine che stride con la visione cestiale delle eleganti hostess vestite in tunica bianca e ricami verdi.
Il bus ci porta al terminal, seguo la colonna dei controlli ed eccomi qui seduta in sala d'aspetto attendendo il momento di imbarcarmi di nuovo. Avrò ancora il posto al finestrino per mia grande gioia... e riempirò gli occhi della nuova terra che mi attende.
Sono le 6 del mattino e atterro ad Addis Abeba. Sulla pista ci sono molti militari in divisa con le armi pronte; attitudine che stride con la visione cestiale delle eleganti hostess vestite in tunica bianca e ricami verdi.
Il bus ci porta al terminal, seguo la colonna dei controlli ed eccomi qui seduta in sala d'aspetto attendendo il momento di imbarcarmi di nuovo. Avrò ancora il posto al finestrino per mia grande gioia... e riempirò gli occhi della nuova terra che mi attende.
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