Manhattan & Brooklyn

Il fuso orario mi fa aprire gli occhi alle 4 del mattino. Non posso permettergli di vincere e decido quindi di richiudere gli occhi e tentare di ricullare i miei sogni. Alle 7 scosto le tende e vedo aprirsi l'alba tra i grattacieli. Il cielo è terso questa mattina e ci regalerà una meravigliosa giornata di sole. Ci alziamo alle 7.30 e dopo esserci vestite sportivamente andiamo a Central Park a fare l'ultimo allenamento pre gara. Corriamo 7 chilometri sulla "Marathon Route"... e l'adrenalina sale! Attorno a noi ci sono migliaia di corridori esaltati ed emozionati che si dilettano a correre come noi gli ultimi chilometri di allenamento. Vediamo i cartelli che segnano il percorso, le transenne e l'istallazione per l'arrivo. È incredibile essere qui... incredibile davvero. Ci sarebbe il gruppo di Terramia Italia, tour operator tramite il quale siamo volate a New York, ad allenarsi al parco stamattina ma noi preferiamo correre da sole e goderci i colori dell'autunno e l'ambiente festoso. Le gambe carburano e il fiato si fa regolare, mentre la paura si fa largo nelle nostre viscere. Manca poco, manca molto poco.  Ripercorriamo a ritroso la 6th Avenue e ci dirigiamo all'hotel a fare colazione. Il vento di oggi è insidioso e implacabile, si insinua nelle ossa e prende casa lì.
Uscite di nuovo dall'hotel ristorate e rinfrescate ci dirigiamo a Downtown Manhattan, cercando il modo migliore per visitare la statua della libertà. Ci sarebbe un ferry che ci porta attraversando il fiume Hudson ma i tempi di attesa sono infiniti e preferiamo rimandare al giorno successivo. Ripieghiamo su altro. Camminiamo a perdi tempo nella zona di Brooklyn e ci fermiamo ad immortalare la maestosità del suo ponte. Ma non ci soddisfa del tutto, vogliamo anche camminarci sopra, calpestarlo, vivere attimi di sospensione. La pista ciclabile e pedonale congiunge Brooklyn con Manhattan. La tappa successiva è l'antica biblioteca di Bryant Park con le sue scale in marmo, il suo soffitto affrescato, i suoi mobili in legno antico e i tavoli dove gli studenti studiano sognando un futuro brillante. E ora? Manca il Guggenheim, lo strabiliante museo testimone di molte scene cinematografiche. La sua struttura stimola anche i peggiori fotografi. Adoro entrare in questo museo al confine con Central Park. Le opere non sono cosi stimolanti, ma i corridoi a ghiocciola sono magnifici. E terminiamo la giornata accodandoci ai 3000 turisti che vogliono salire sull'Empire State Building ad osservare NY dall'alto. La notte è scesa sulla metropoli e Manhattan si è tinta di luci natalizie. Brilla tutto, brilla anche il cuore. Sarebbe stato bello assistere al tramonto da lassù ma non siamo riuscite ad organizzarci meglio.  Ora siamo stanche, spompate, con le gambe pesanti ma l'animo leggero. Dobbiamo mangiare prima di andare in albergo. Si sono fatte le 21 e cerchiamo un ristorante italiano per assumere i carboidrati giusti in vista della nostra gara di domenica. È venerdi e tanti ristoranti sono pieni. Troviamo un buchino e ci sediamo. Siamo stanche morte, non riusciamo neppure a parlare. Ci viene da ridere. E ora rientriamo. Have a good night!

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