La collina inviperita

 Mi alzo come sempre presto, al di là della mia porta la vita colombiana è in fermento gia dalle 6. Io mi sveglio sempre dinnanzi al rumore e allo scalpore domestico. Resto a letto ancora un po' e poi mi alzo a fare colazione. Yvette ha prenotato per me un trattamento unghie nel suo patio ed io con gioia metto le mie mani ruvide e rovinate in quelle di una professionista che regala colore e vita alle mie unghie. Aiuto poi Yvette a pulire e sistemare casa. Quando alcuni amici ci raggiungono a casa, la truppa decide di andare a fare una passeggiata sui monti che si ergono dietro il quartiere. Infilo le scarpe da tennis, gli occhiali e il cappellino, prendo una bottiglia di acqua e si parte! La realtà è che mi aspetto di camminare su un sentiero decente, e mi sbaglio di grosso! La simpatica combriccola mi trascina in un'avventura senza precedenti, durante la quale ci addentriamo in un boschetto di rovi e piante carnivore! Io fatico a mantenere la calma, poi penso al fatto che mi trovo in Colombia e che la gente si comporta cosi. E lascio correre. La salita non dura molto, il monte è una piccola collinetta. Dalla cima la vista è carina, ma non è valsa la fatica della salita e gli sfregi sulle gambe. Il rientro per fortuna avviene su un sentiero che però allunga la camminata di parecchi minuti. A me non importa, ma ad alcuni miei pigri amici importa eccome. Una volta rientrati a casa pranziamo e in seguito l'idea è di riposarci. Ma io non sono stanca. Ibeth vorrebbe andare a trovare dei parenti di suo marito ed io mi offro di accompagnarla. Prendiamo il bus ed andiamo a fare visita alle 3 sorelle del marito di Ibeth. Abitano tutte e 3 in case differenti ed in quartieri differenti. Ciò che le accomuna è un entusiasta e grandioso amore per il Natale e per le sue decorazioni. Io mi sento una bimbetta a Disneyland. Faccio foto e mi aggiro tra gli addobbi di natale. Da ogni sorella ricevo una limonata e con tutte e 3 posso fare dei discorsi molto maturi e interessanti. Sono felice di poter ampliare le mie conoscenze della cultura colombiana.
La sera chiedo a Deimer di portarmi in centro a Santa Marta ad assaporare un po' la vita notturna e a fare una cena più "europea". Mangiamo in un ristorante italiano e poi andiamo a ballare in alcuni locali del centro. La musica che si sente sempre nei locali e nelle case private è la salsa, la bachata e la champeta. Mi piace molto essere attorniata da questo clima festoso.
Il giorno dopo i miei amici devono affrontare la finale del campionato di calcio in cui militano, pertanto la mattina ed il primo pomeriggio sono dedicati al rilassamento e alla concentrazione. Io invece mi annoio un po'. Per fortuna nella mia valigia ho infilato 3 libri che mi tengono compagnia in questi momenti di pace e ozio. La partita si svolge a 16 del pomeriggio e la festa continua fino a tarda notte perché vincono. Io li saluto con la birra in una mano e la coppa nell'altra e me ne torno a casa.

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