Camminando per Bogotà senza meta...
Camminare lentamente, camminare in salita sull'acciotolato pedonale, camminare sui marciapiedi pieni di buchi, camminare con il cuore in gola per i 2600 metri di altitudine. Camminare senza bussola, senza gps, senza sapere dove andare. Andare incontro alla citta, alla cultura, alla gente. Osservo i muri, osservo le inferriate, le porte, osservo la gente entrare ed uscire dalle case, servire i turisti ai tavoli, lavare la biancheria. Osservo i murales sulle pareti esterne delle case, i giardini curati ed annaffiati. Osservo i mendicanti vaneggiare strisciando i piedi sino ad inciampare a pochi centimetri dall'angolo del marciapiede. Osservo la parte di me che rivive in questa realtà diversa ed emozionante. Chissà cosa noi occidentali veniamo a cercare qui. Forse una chimera, un'illusione che ci fa credere che si puo vivere diversamente. Qui certamente vivono in modo diverso, con più cuore, ma anche con molta più povertà. Questo viaggio mi porta a riavvicinarmi alla spiritualità, alla scienza dei segni, dei segnali e dell'energia. Stare qui vuol dire ricaricare i miei magazzini, provati e stanchi, di nuove energie e vibrazioni. Questo succede grazie al solo fatto di aver messo piede in Colombia, di aver stretto la mano di persone buone, di aver incontrato lo sguardo di chi la sa lunga. Dopo la gioia dell'abbraccio e del calore dei miei amici di Santa Marta, sono tornata a camminare sola sulle strade della Colombia. Ne avevo bisogno. Sono ritornata alla modalità di vagabonda solitaria. Mi sento libera di fare ciò che voglio. E incontro tanta gente che mi parla e che sta con me. Angel e Juan con i loro trasporti per la città allietano le mie trasferte in bus con ciarle simpatiche; Henri mi tiene compagnia sulla panchina di una piazza al sol cocente; Michael mi abbraccia fortemente ed energeticamente dopo avergli comprato una collana. Lui non si ricorda di me, ma io mi ricordo di lui. L'ho conosciuto 2 anni fa nella sua bancarella. Mi aveva già avvolto allora con il suo sorriso e il suo calore umano. La stessa sensazione di pace mi invade oggi. Mi fa un piacere immenso rincontrarlo. È un ragazzo dall'animo buono. È una di quelle persone alle quali visceralmente si vuole bene senza nessuna ragione apparente. I suoi cristalli mi illuminano l'anima e continuo sulla mia strada sapendo di non essere sola e con una benedizione al polso e nel cuore.
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