Atterraggio a Natale
Brilla il sole, il cielo è di un azzurro intenso ed io attraverso il finestrino vedo il vento spostare le piante. Benvenuta a Santa Marta. Brava a te che sei tornata. Sarò pronta ad affrontare il caldo che mi serrerà la gola? I miei polmoni deboli e ammalati mi saranno grati di questa interruzione estiva. È stato strano preparare la valigia con i vestitini estivi e con la crema solare. Normalmente non amo passare il natale al caldo, lontano da casa, ma quest'anno sento il richiamo "dell'altrove". Viaggiare mi aiuta a cambiare, viaggiare mi aiuta a crescere. Pare che non sia possibile sempre evolversi e migliorare, eppure ogni anno mi sento diversa, con alle spalle esperienze differenti e mi piace continuare a percorrere quel cammino che mi aiuta a diventare migliore, diversa e ad inseguire i miei sogni. Mi è bastato un invito arrivato a luglio per acquistare il biglietto verso la Colombia. Sono dei segnali che non vanno ignorati, perché io credo nei segnali. Ogni cosa che si avvicina a me mi regala uno stimolo nuovo. Quindi eccomi a guardare attraverso il finestrino. Di fianco a me siede una famiglia colombiana che risiede a Berna e che non torna a casa da 9 anni. I nonni avranno il piacere di conoscere i nipotini. Con questa allegria nel cuore scendo le scale mobili e mi dirigo al ritiro bagagli. La mia valigia non c'è. Magari la pigrizia l'ha bloccata a Londra oppure a Bogotà. Magari non aveva voglia di arrivare al caldo. Attendo alcuni minuti, pare non ci sia nulla da fare, e poi ecco che improvvisamente appare sul rullo trasportatore. La prendo e mi dirigo all'uscita. I miei amici non ci sono ancora e ne approfitto per rinfrescarmi e sedermi ad ambientarmi al nuovo caldo. Solo le 9 del mattino del giorno di Natale. Attendo mezzoretta ed ecco che all'orizzonte si materializza il mio amico Deimer tenendo un cartello con scritto "Benvenuta Eloisa" nelle diverse lingue che io conosco. Quanto affetto e quanta dolcezza! In Colombia hanno un modo unico di farti sentire accolta. Ecco perché ho deciso di venire qui da loro a passare il Natale. Ci abbracciamo a lungo e ci ripetiamo quanto sia bello ed incredibile essere di nuovo insieme e condividere la cultura colombiana. Poco dopo sopraggiungono il padre e il fratello Christian. Saliamo sul loro taxi e mi portano a casa loro. Ho l'onore di conoscere la loro madre e moglie. È una donna sorridente dai modi gentili. Mi accoglie con un abbraccio caloroso. Visto che sono abbastanza provata dal jetlag mi sdraio nella mia camera un paio di ore e poi mi servono il pranzo. Dopo mangiato mi portano a Taganga e andiamo in spiaggia. Il Natale in spiaggia, che stranezza e che meraviglia! Percorriamo un sentiero a piedi per arrivare ad una spiaggia, la cittadina di Taganga è presa d'assalto dalla gente locale che ama mettersi in bikini il giorno di Natale. Provo una sensazione immediata di rilassamento. Salire sulla busseta colombiana mi fa stare bene, come pure sentire il caldo sulla pelle, toccare il mare con i piedi e osservare da un'angolazione diversa il parco Tayrona. È molto bello essere tornata in questo luogo meraviglioso ed accogliente. La sera filo a dormire alle 19 stravolta dal sonno e senza cena. Il giorno seguente Deimer ed io dopo colazione ci dirigiamo alla periferia del suo villaggio e con la bicicletta raggiungiamo la cascata di Bonda. Ci dilettiamo a bagnarci nella magica pozza color verde trasparente e ad osservare la gente che festeggia i giorni di Natale cucinando una zuppa in riva al fiume. I bambini si divertono spruzzandosi l'acqua mentre i giovani giocando a calcio nell'acqua. Noi ci rilassiamo un po' sdraiati su un sasso e poi mangiamo un'immensa e saporita arepa con huevo. La pancia inizia a gemere e noi rientriamo a casa per pranzo. Nel pomeriggio prendiamo una busseta ed andiamo in centro a cambiare i soldi, ad aggiustare gli occhiali della mamma e a fare un giro gustandoci le lucine natalizie di Santa Marta.
Il tramonto cala sulla baia della città regalandoci un sole arancione meraviglioso. Io non resisto alla tentazione e mi lancio avidamente su un mango succoso.
La busseta che ci riporta a casa è piena, si incaglia nel traffico e il sonno ha la meglio su di noi. Il jetlag è migliorato ma penso che le mie sorti della serata saranno le stesse di ieri. Infatti niente cena e a letto presto. Domattina ci attende una levataccia all'alba per salire in bici al passo del mango.
Il tramonto cala sulla baia della città regalandoci un sole arancione meraviglioso. Io non resisto alla tentazione e mi lancio avidamente su un mango succoso.
La busseta che ci riporta a casa è piena, si incaglia nel traffico e il sonno ha la meglio su di noi. Il jetlag è migliorato ma penso che le mie sorti della serata saranno le stesse di ieri. Infatti niente cena e a letto presto. Domattina ci attende una levataccia all'alba per salire in bici al passo del mango.
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