Due storie

Ci sono cose che mi toccano nel profondo, lasciandomi incredula, sofferente. Io sono un'anima di luce, positiva, che crede nella bontà del mondo sapendo bene che il popolo umano è sofferente da secoli e che causa catastrofi di grandezza planetaria. Là dove c'è ignoranza non si può pretendere che la gente arrivi coi ragionamenti dove vorresti tu; ma là dove la gente riceve un'istruzione eccellente non può capitare che commetta certe mancanze e brutalità. Dove c'è istruzione ci sono malattie mentali, ci sono emozioni represse e situazioni di rifiuto. Ma come si può arrivare ad abusare di minori e di donne indifese? Ieri mi sono connessa ad internet e precisamente al sito ticinese di notizie. Un articolo parlava di grandi associazioni umanitarie britanniche come Oxman e Save the children, in cui i dipendenti in loco abusano dei minori e delle donne indifese. Sembra che diano medicamenti e aiuti vari in cambio di sesso. Faccio fatica a scrivere nero su bianco queste parole perché sono troppo brutte, insulse, terribili e vomitevoli. Lo scopo primario di queste persone dall'animo disturbato era questo sin dal principio?
Oppure hanno iniziato a prenderci gusto durante il mandato? Chissà come queste povere popolazioni africane vedano l'uomo bianco... Qui dove sono io lo vedono come l'uomo da sposare, il babbo natale che arriva con i regali, forse pure la razza superiore. E là dove avvengono gli abusi come lo vedono? Credono forse che sia un comportamento normale da uomo del mondo? Io so solo che ogni essere umano andrebbe difeso e trattato con rispetto e sentire che degli europei facciano ciò mi fa venire la pelle d'oca e fa piangere il mio cuore. La gente che conosco lavora duramente per vivere una vita degna di essere chiamata vita e parallelamente generosamente dona soldi ai più poveri. Il cruccio di ogni donazione è:" dove andranno questi soldi? Nelle tasche di qualcuno?". Per questo motivo io sostengo le associazioni che, come EcoHimal, lavorano duramente mandando tutti i soldi raccolti al benessere delle popolazioni bisognose. Tutto il resto è discutibile.

Sarà il ciclo mensile che fa impazzire i miei ormoni, ma oggi mi ha fatto quasi piangere un signore. Per la prima volta da quando sono arrivata in Madagascar un autista del taxi brousse mi tratta con gentilezza e rispetto. Ha già una certa età, stimo 60 anni. Zoppica e si trascina ma con il sorriso sulle labbra. Durante il viaggio mi sembra che debba sempre pagare delle tasse a chiunque e quando sopraggiunge qualche problema lui non sa bene cosa fare. Ha un viso tenero, due occhioni da cucciolotto e la faccia da buono. Il taxi brousse sul quale sono seduta io andrà fino a Tana, quindi il poveretto dovrebbe viaggiare per 2 giorni e 2 notti senza dormire? Non vedo nessuno che gli possa dare il cambio. A 30 km dalla mia destinazione il signore vorrebbe fare benzina ma il benzinaio non ne ha più. Chiede informazioni in giro per il paese e poi si accorge che un tank sta rifornendo il benzinaio. Per sfruttare intelligentemente il tempo di attesa, decide di tirare giù dal tetto il mio bagaglio e quello della coppia spagnola che viaggia con me. Il problema è che i bagagli  di tutti i passeggeri sono disposti sotto un telone rosso ben ancorato alle sbarre del veicolo tramite corde. E sopra il telone c'è un tavolo, un palo di ferro e le capre. Il bagaglio degli spagnoli si trova subito, il mio non si sa dove sia. Al parcheggio stamattina non hanno organizzato i bagagli in base alla fermata, che guaio! L'autista zoppicante deve quindi salire sul tetto e cercare di slegare la matassa di corde e nodi. Ma non c'è qualcuno che viaggia con lui e lo aiuta? A quanto pare no. Un giovanotto che viaggia con noi sale sul bus e lo aiuta. Mi ha fatto una tenerezza quel signore che prova a cavarsela da solo e fa l'eroe. L'ho visto perso! Ci hanno messo 1 ora e 30 ad abbassare il mio bagaglio e a riannodare tutto. Una volta ripartiti mi sembrava così vulnerabile alla guida che mi veniva voglia di abbracciarlo. Il suo viso e i suoi capelli bianchi non li scorderò mai.

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