lunedi e noi alle 7 siamo gia in viaggio sulla nostra piroga verso la nostra nuova destinazione: Salary. Dal mare sale una grande nebbia ed il sole mentre sorge viene offuscato da una coltre di nuvole. È la prima giornata dall'inizio del viaggio in cui il tempo pare volga al brutto. L'ambiente pare surreale, e la piroga sobbalza all'arrivo di ogni nuova onda. Passiamo accanto a molte basse scogliere e ad infinite spiagge dunose. Dopo un paio di ore di viaggio mi assopisco inginocchiata nella piroga ed improvvisamente sento un grande calore. Apro gli occhi ed il sole mi inonda le retine. Il cielo è limpido ed il mare azzurro e trasparente. È molto suggestivo viaggiare in questa parte di mondo con la sua barriera di coralli. La realtà è che sono un po'stanca di passare il tempo con le chiappe sulla piroga, d'altronde non ci sono altre opzioni particolarmente ovvie. Alle 11 arriviamo al villaggio e saliamo all'hotel. I bungalow sono orrendi: sporchi e pieni di crepe; le pareti sono scrostate e il bagno esterno in pessime condizioni. Decidiami di rimanere e sicuramente io mi infilerò nel mio sacco a pelo senza toccare le lenzuola neppure con un'unghia. Ordiniamo il pranzo che ci arriva 2 ore dopo. Per scherzare dicevamo che erano andati a pescarlo, ma era la verità. Chiediamo ai nostri pirogai a che ora l'indomani c'è un taxi brousse che ci porti a Tulear e ci rispondono alle 8 di sera. Noi di certo non viaggeremo di notte! Ci propongono la piroga a motore lanciandoci un prezzo esorbitante. Inizia una lunga negoziazione e riusciamo a spuntarla dopo 1 ora. Qui sono tutti fratelli, cugini e parenti. Lavorano cercando di fotterti i soldi e vivono a pane e omertà. Non li sopporto più! Pranziamo e poi vado con le ragazze in spiaggia per qualche ora. Terminiamo il pomeriggio a bere un drink in un resort in fondo alla spiaggia e per poterci arrivare senza farci massacrare dai bambini abbiamo deciso di assumere la strategia di iniziare a correre come pazze nel momento in cui si avvicinano... ha funzionato! Guardiamo il tramonto dalla bellissima terrazza del resort e ritorniamo nella nostra topaia. Si fa buio e facciamo la conoscenza di 3 polacchi che viaggiano in bicicletta. Qui in Madagascar lo stato delle strade è pessimo tant'è che in questa zona non possono pedalare ed hanno dovuto caricare la bici sulla piroga. Per cena mangiamo polipo fritto e al sugo accompagnato con patatine fritte, basta risoo!! E ora a nanna... ma riuscirò a dormire dopo aver ucciso 5 scarafaggi che si aggiravano inquieti nella mia stanza?!
Cappadocia: il volo
Sono molto emozionata e dormo poco. Ad un certo punto sento sbattacchiare ripetutamente la finestra e realizzo che c'è vento. Penso alla mongolfiera che va e che non torna più. Diciamo che ho un po' di timore; io sto meglio con i piedi ben piantati a terra. Detto questo ammetto di amare tremendamente alzarmi all'alba! Tutto tace, tutto è immobile, c'è buio. Alle 4.15 suona la sveglia e alle 4.20 mi bussano alla porta: il mio bus è arrivato a prendermi con 15 minuti di anticipo! Il mio cervello è ancora con Morfeo. Un attimooooooo che mi preparo. Che stress, pure in vacanza! Il bus transfer mi porta all'ufficio Turquaz Balloon e lì c'è la possibilità di fare una leggera colazione. Dopo 45 minuti di attesa il nostro staff di terra ci comunica che è arrivato il momento di partire per raggiungere il luogo dove la magia prenderà il volo. Si tratta di pura magia, di pura e grande magia. Sinonimo? La parola magia, c'è solo quella! Il volo in mongolfiera parte al...
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