Il viaggio

Saliamo sul treno a Chiasso e si prospetta una giornatina intensa e impegnativa. I ragazzi sono eccitati ed agitati, tenerli tranquilli è un'impresa quasi impossibile e nel vagone ci sono altri viaggiatori oltre a noi. Alcuni sbuffano e altri si lamentano. A Bellinzona sale una signora che ci guarda con curiosità e dolcezza; con aria divertita. Mi scuso sin da subito per l'ambiente atomico che questa poveretta dovrà subire. Ma lei è felice di stare in mezzo alla gioventù e sorride per tutto il tempo a noi e alla nostra pazza vocazione.
Mi racconta che va a trovare sua sorella a Martigny lasciando a casa il suo artistico marito tra la tempera e le tele. Lei si definisce una gestapo mentre lui lo definisce come una mente creativa. I loro figli sono già grandi, vivono fuori casa e lei ha sempre amato aver ragazzini per casa e un ambiente festoso. Ad Arth-Goldau  salutiamo Ilda e proseguiamo verso lo Zoo di Zurigo. Chi la spunterà? I nostri allievi con le loro dispense di scienze da compilare o gli animaletti nelle fosse e nelle gabbie?

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