Cicatrici come trofei

 "Claudia Crivelli- psicoterapeuta"

Nell'Otello Shakespeare esprime un concetto sul quale val la pena di riflettere:" Quale ferita è mai giarita se non a gradi?". Questo concetto della gradualità nella guarigione è qualcosa che dovremmo tenere accanto al cuscino come viatico per un buon sonno. A volte ci affanniamo disperando di poterci liberare da un'idea malsana, da un amore impossibile, da un malanno della mente e del corpo. Mentre ci disperiamo, questo male si attacca a noi e noi a lui, facendolo diventare un'ossessione, parte del nostro respiro e delle nostre cellule. La salute consiste nel lasciare andare, nel permettere ad una parte di noi, che pure aveva una ragion d'essere nel passato, di abbandonarci. Piano piano, senza strappi e senza dolore, prima cullando un po' a noi la nostalgia per quel che è stato, e poi guardandola partire, ringraziandola per averci tenuto compagnia. Non è necessario continuare a soffrire, restando la bambina che aiutava tutti e che non prendeva la propria fetta di torta in modo da lasciarla agli altri. 

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