Il buddha scende tra noi

Mi trovo ad una festa e mi imbatto in una coppia di signori che so di conoscere. Mi faccio dire di dove sono e subito li colloco in un lontano 2004 quando allenavo la squadra di calcio del loro figlio minore. Nel corso della giornata scambio qualche parola ma niente di più. Verso sera il signore ad un certo punto indica con il suo indice il mio tatuaggio sulla caviglia. So che non si tratta di una domanda curiosa o invadente in quanto l'uomo è una persona tranquilla e distinta. Mi avvicino a lui e mi chiede se quelli tatuati sulla mia pelle sono simboli del calendario maya. Gli rispondo affermativamente e mi racconta con occhi lucidi del suo viaggio in Messico e dei suoi studi sul calendario di quella incredibile civiltà antica. Spaziamo poi a parlare di Nepal e di buddismo. Il mio cuore fa salti di gioia al solo parlare della bella kathmandu. E per terminare la serata in bellezza mi racconta che lui frequenta un lama buddista nel Malcantone da molti anni e che gli ha decisamente cambiato la vita. Mi faccio dare l'indirizzo e so che questo incontro non è casuale; avevo bisogno di un segnale per entrare nel nuovo mondo in questo mio mondo ticinese. 



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